Con capitale Lubiana, è confinante con l'Italia ad ovest, l'Austria a Nord, l'Ungheria a nord-est, la Croazia a sud e affacciata per un breve tratto sul Mar Adriatico. E' costituita nella sua ossatura dalla catena delle Caravanche (prosecuzione delle Alpi Carniche) culminante a 2559m. nel Grintavec, dalla catena delle Alpi Giulie (Tricorno m. 2863) e dalle alte valli della Drava e della Sava, affluenti di destra del Danubio. Il clima è continentale.
Il Paese, variopinto, con un ambiente naturale ben conservato si trova nel cuore dell'Europa, nel punto dove si incontrano le Alpi, il Mediterraneo e la pianura pannonica.
La Slovenia rientra tra i paesi più boscosi d'Europa, le foreste si estendono per una buona metà della superficie dela Paese.
Nel Carso vi sono oltre 6000 grotte sotterranee, di cui 110 visitabili. In alcune vive un animaletto endemico, il Proteus Anguinus, il più grande animale vivente delle grotte.
Sul Carso si incontrano per la prima volta l'Europa Centrale ed il Mediterraneo. I castelli medievali, i manieri barocchi, le città ed i villaggi fortificati sono testimoni di un'antica cultura. Le grotte di Postumia, oltre a tante altre grotte,sono le curiosità del Carso sotterraneo.
Là, dove finisce l'altipiano Carsico e comincia la zona più pianeggiante dell'Istria slovena, crescono bene gli ulivi ed i mandarini, e comincia il Mediterraneo. Nella sua parte slovena le rive e le scogliere si alternano con le baie, le lagune e le saline. Le città medievali di Pirano, Capodistria e Isola nascondono un gran numero di monumenti, porti turistici, terme e spiagge naturali di ghiaia fine.
L'arco orientale delle Alpi raggiunge anche la Slovenia, attraverso le creste delle Caravanche e delle Alpi Giulie passa elegantemente alla dolce catena montuosa del Pohorje, ricca di boschi e di ossigeno. Le montagne più alte si trovano nelle Alpi Giulie, dove spicca il M. Triglav, 2864m.
La valle dell'Isonzo, la valle dei Logar ed altre verdi valli alpine, con la loro natura intatta sono il vero paradiso per una vacanza.
Il viaggio
Dopo avere attraversato la stretta val Raccolana in mezzo al Parco Naturale regionale delle Prealpi Giulie, costeggiando il romantico lago del Predil arriveremo a Cave del Predil, per anni zona di lavaggio di minerali estratti dalla valle. Si possono ancora vedere i manufatti della miniera ormai in disuso.
Dopo pochi chilometri giungeremo a Tarvisio: la cittadina, 6000 abitanti circa, si trova a ridosso sia del confine con la Slovenia che con l'Austria e domina invece la parte italiana essendo il più grosso centro turistico di tutta la Val Canale.
Dirigendosi verso il confine con la Slovenia, meritano una piccola deviazione i laghi di Fusine: due perle blu all'interno di una fitta vegetazione di alte conifere. Entrambi i laghi sono di origine glaciale e sono alimentati da cordoni morenici sotterranei.
Subito dopo il confine sloveno, attraversiamo Kraninska Gora, importante centro turistico e rinomata località di sport invernali. D'inverno i pendii circostanti, le cui vette raggiungono i 2600 metri d'altezza, sono palcoscenico delle gare di coppia del mondo di sci alpino, mentre d'estate diventa il paradiso degli escursionisti. Il paese ha comunque mantenuto le caratteristiche di un villaggio alpino dal gusto e dal rigore teutonico, forse perchè l'Austria dista pochissimi chilometri.
Lasciata questa bella cittadina, la strada si distende, la valle si appiattisce, l'orizzonte si fa più aperto e lo sguardo può spaziare tra campi verdissimi e rotonde colline ricche di vegetazione boschiva fin ad arrivare alla cittadina di Bled adagiata sul lago omonimo. Sulla sponda nord troneggia il castello risalente al regno dell'Imperatore tedesco Enrico II che nel 1004 ne ordinò la costruzione. Tutto il lago, dalle acque caldissime, è sovrastato da una catena alpina ed è circondato da vegetazione boschiva e prati fioriti.
Dopo una sosta sulle rive, ripercorriamo la strada a ritroso fino a Kraninska Gora da dove imbocchiamo la valle della Sava per raggiungere la valle dell'Isonzo. Prima di raggiungere le sponde dell'Isonzo attraversiamo un gioiello delle Alpi Giulie: il Triglavsi Marodni Park, il Parco del Tricorno. A dargli il nome, l'omonima vetta, la più alta del paese. Il parco è un autentico paradiso, caratterizzato da selvagge gole, spumeggianti cascate e smeraldini laghetti. Copre quasi la totalità delle Alpi occidentali slovene ed anch'esso si distende, come la foresta di Tarvisio, lungo i tre confini d'Italia, Austria e Slovenia. Il panorama offerto non finisce mai di stupire; la vegetazione è ricca e piccoli ruscelli spesso arrivano a costeggiare la strada.
E' difficile resistere al fascino del paesaggio naturale della Slovenia ed in particolare a quello che si presenta valicando il passo Vrsic. La strada che collega la valle della Sava a quella dell'Isonzo è davvero incantevole.
In Slovenia ci sono molti itinerari per mototuristi, ed infatti divertenti serpentine e tornanti ci conducono al Vrsic-Sattel 1611 m (Passo di Maistroicca), valico di frontiera fra l'Italia e la Iugoslavia fino al 1947, ci addentriamo nel parco per ammirare l'impetuosa sorgente dell'Isonzo.
Il nostro viaggio il Slovenia continua costeggiando il corso del Soca (Isonzo) che movimenta una natura quasi selvaggia, dai tratti alpini. Attraversiamo luoghi che evocano momenti della Grande Guerra come Kobarid (Caporetto) un borgo molto pittoresco che evoca alla nostra memoria racconti di guerra e libri di storia sulla prima guerra mondiale e reso tristemente noto dalla ritirata delle nostre truppe il 24 ottobre 1917 durante la dodicesima offensiva, il più grande scontro armato in regione montuosa mai combattuto. Continuando a seguire il corso del fiume, attraversiamo Tolmin (Tolmino), Kanal ob Soci (Canale d'Isonzo) ed arriviamo fino a Nova Goriza.
Ci ripromettiamo di fare altri itinerari in questo splendido paese che soprattutto lontano dal confine italiano e dalle grandi città ha mantenuto ancora un'impronta prettamente agricola.